La Russa, Miotto ha gridato 'mi hanno colpito' prima di morire

Erat, 5 gen. - "Matteo Miotto ha avuto il tempo di accorgersi di quello che stava accadendo e ha gridato 'mi hanno colpito' prima di perdere conoscenza". A ricostruire l'uccisione del caporal maggiore veneto, avvenuta il 31 dicembre scorso nella valle del Gulistan, in Afghanistan, e' il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, da Herat dove e' arrivato in visita al contingente italiano.


La Russa ha aggiunto che ad uccidere Miotto "e' stato un colpo sparato da un fucile di precisione di fabbricazione sovietica, degli anni Cinquanta, il 'Dragunov', negli ultimi tempi usato dagli insorti, e reperibile anche al mercato nero di Farah". E' stata questa arma quella "utilizzata dal gruppo che ha ingaggiato un vero e proprio scontro a fuoco con i nostri militari lo scorso 31 dicembre". Cio' e' testimoniato "dalla pallottola che ha colpito Miotto e che e' stata rinvenuta all'interno della sua mimetica".

Quanto alla dinamica dello scontro, il ministro ha precisato che Miotto "era intervenuto a sostegno di un altro militare di guardia nella torretta, con quest'ultimo si alternavano nel rispondere al fuoco, e quando uno sparava l'altro si accovacciava. E' stato proprio in questa posizione che il caporal maggiore italiano e' stato colpito. Subito dopo e' stato richiesto anche un intervento di un aereo americano che e' riuscito a disperdere gli insurgens". Lo scontro, che ha coinvolto tutta la postazione formata da un plotone rinforzato, "e' durato parecchie decine di minuti".

FONTI: LIBERO.NEWS.IT

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