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Visualizzazione dei post da 2011

Cosa c'è dietro l'attacco all'ambasciata britannica in Iran?

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Il protrarsi della crisi siriana assieme alla corsa al nucleare da parte dell’Iran sta producendo un’accelerazione della tensione senza precedenti, nel già complesso scenario mediorientale. Partendo dagli attentati dello scorso maggio al contingente italiano dell’UNIFIL, seguiti poi da quelli al contingente francese, si è assistito ad una pericolosa concatenazione di eventi riconducibili in qualche modo a quanto avveniva in Siria e Iran. All’epoca dell’attentato all’UNIFIL, la comunità internazionale si apprestava ad inasprire le sanzioni contro il regime di Assad e molti hanno intravisto un possibile collegamento tra i due eventi. Più complesso da analizzare risulta, invece, il lancio di alcuni razzi contro Israele, partiti dal Sud del Libano due notti fa. Nonostante l’attacco sia stato rivendicato da un gruppo islamico ritenuto vicino ad Al Qaida, le Brigate di Abdallah Azzam, molti sostengono che sia quasi impossibile compiere simili azioni nel Sud del Libano senza il consenso di

Nuovi concorsi con posti riservati ai volontari congedati

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Nuovi concorsi nella pagina MILITARI IN CONGEDO di RADIO NAIA.

16° concorso V.S.P.

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Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - Concorsi n. 68 del 26-8-2011 Bando di concorso, per titoli, per il reclutamento straordinario di 987 (novecentottantasette) unita' nel ruolo dei volontari in servizio permanente (VSP) dell'Esercito. (riservato ai VFB)  Clicca Qui

Afghanistan: ucciso un militare italiano

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E' il primo caporal maggiore David Tobini del 183/o reggimento parac Nembo Pistoia ROMA -Il militare italiano morto questa mattina nello scontro a fuoco in Afghanistan e' il primo Caporal Maggiore David Tobini. Il militare stava partecipando ad una attivita' congiunta con forze afgane nella valle del Murghab (provincia di Badghis). Lo rende noto lo Stato Maggiore della Difesa. Il primo CM Tobini, nato a Roma il 23 luglio 1983, era in forza al 183° reggimento paracadutisti "Nembo" di Pistoia. Non sono state rese note le generalita' dei feriti. Le famiglie del militare deceduto e dei feriti sono state avvisate. Fonti: ansa.it

Gli italiani lasciano il controllo di Herat alla polizia locale

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Fonti: Il Giornale.it Il controllo di Herat, città sede del quartier generale italiano in Afghanistan, passa nelle mani delle forze di sicurezza afghane. È uno dei primi tasselli del processo di transizione che si concluderà nel 2014, quando i militari di Isaf lasceranno nelle mani degli uomini di Karzai il controllo dell’intero Paese. Alla cerimonia di passaggio di consegne di Herat hanno partecipato numerosi ministri ed autorità afghane e, per l’Italia, il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani ed il comandante della Regione Ovest di Isaf, generale Carmine Masiello. La transizione è iniziata ufficialmente domenica scorsa, con la cerimonia di consegna della provincia di Bamiyan, nel centro del Paese. Si è trattato del primo di sette territori (tre province e quattro municipalità, tra cui appunto Herat) individuati dal presidente Karzai come relativamente sicuri. L’avvio del processo non significa che l’Afghanistan sia tranquilla. L’Afghan national police e l’Afghan natio

Il generale Mini: in Afghanistan fatto poco e male, la nostra linea è “non dispiacere agli alleati”

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di Carlo Mercuri Generale Fabio Mini, l’ennesimo soldato italiano ucciso in Afghanistan potrebbe indurci a un ripensamento di strategia militare, magari a fare le valigie prima del tempo? «Prima dovrebbe spingere le Autorità a verificare che cosa si è fatto in Afghanistan negli ultimi 10 anni. A rispondere alla domanda: quale eredità lasciamo agli afghani?». Quale eredità? «Nessuna. In Afghanistan abbiamo fatto poco, male e mai niente di nostra iniziativa». Vuol dire che noi italiani facciamo quello che gli altri ci dicono di fare? «Esattamente. In Afghanistan abbiamo seguito la linea americana della caccia a bin Laden e ora che bin Laden è morto, noi continuiamo lo stesso a dare la caccia a qualcuno o a qualche cosa. Mai proposto una strategia diversa, né in Afghanistan né in Iraq né nei Balcani». Ma gli americani sono nostri alleati... «Già. Però nelle missioni del Libano nel 1982, nel Kurdistan iracheno, in Albania, noi conducemmo operazioni che tendevano a risolvere i c

Nuovi concorsi con posti riservati per militari congedati

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Nuovi concorsi nella pagina MILITARI IN CONGEDO di RADIO NAIA.

LIBANO:HEZBOLLAH CONDANNA AGGUATO A UNIFIL, DOLORE E RABBIA

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Hezbollah ha condannato l'agguato contro una pattuglia di militari italiani di Unifil nell'area di Sidone. 'Sgomento, dolore e rabbia' e' stato espresso all'Agi dal ministro degli Esteri del movimento sciita, Ali Daghmush, e dal portavoce Ibrahim al Moussawi.  Hezbollah ha fatto presente di non avere sotto controllo l'area nella quale e' avvenuto l'attentato. L'Italia, hanno aggiunto gli esponenti del movimento, 'ha contribuito alla pace e alla stabilita' nel sud, e ha protetto i cittadini che vi vivono' . FONTI: repubblica.it

Obama: niente foto di Bin Laden La stampa saudita: "Tradito da Zawahiri"

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Non verranno rese pubbliche né foto del cadavere di Osama bin Laden né video dell'operazione che ne ha segnato la fine. Lo ha deciso ieri il presidente americano. "Potrebbero diventare strumenti di propaganda e mettere a rischio la sicurezza nazionale - ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney - Non andiamo in giro esibendo trofei". A Roma per il vertice del Gruppo di contatto sulla Libia, il segretario di Stato Hillry Clinton afferma che le relazioni con Pakistan, "non sempre facili" proseguiranno "a sostegno del popolo pakistano e della democrazia" e che "la guerra al terrorismo non finisce con la morte di Bin Laden". Oggi Obama a Ground Zero. Le immagini di altri tre uccisi durante il blitz, scattate da un militare pachistano, sono state diffuse dalla Reuters. Secondo i giornali sauditi il capo di Al Qaeda sarebbe rimasto vittima della fazione egiziana dell'organizzazione FONTI: repubblica.it

I soldati rifanno il video di Britney Spears. E' tra i più visti su YouTube

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Soldati americani che difendono il Paese, ma in fin dei conti ragazzi con una buona dose di senso dell'umorismo. Alcuni marine impegnati in Afghanistan hanno ingannato i tempi morti delle operazioni militari improvvisandosi pop star. Quello che ne è uscito è un video, piuttosto ben fatto, ragazzi e ragazze in uniforme doppiano "Hold it against me", il singolo di Britney Spears uscito lo scorso 11 gennaio. Cantano e ballano, interpretando in modo del tutto personale le parole della canzone (più sul romantico le soldatesse, mentre i colleghi maschi puntano più a mettere in mostra i muscoli). Clicca qui per guardare il video Rifare canzoni famose sembra il passatempo preferito dei marine: ha fatto il giro della rete anche il remake di "Telephone" di Lady Gaga, firmando l'ormai famosissimo "Telephone: the afghan re-make", visto da oltre 6 milioni di persone. FONTI: america24.com

Libia: ministro francese, guerra lunga

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Longuet, 'Gheddafi imprevedibile, conflitto complicato' (ANSA) - PARIGI, 17 APR - Il ministro della Difesa francese, Gerard Longuet, ha affermato che esiste ''un certo rischio'' che il conflitto in Libia ''possa durare'' a lungo. In un'intervista al quotidiano Le Parisien, il ministro ha spiegato questo pericolo sottolineando che il leader libico Muammar ''Gheddafi e la Libia non sono totalmente prevedibili''. ''Si''', ha ammesso Longuet, il conflitto ''e' lungo e complicato. E, in quanto e' complicato, e' lungo''. FONTI: ANSA.IT

Afghanistan:via alpini arrivano parà;Petraeus, mille grazie

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Comandante Isaf, ancora rischi, Talebani non sconfitti (ANSA) - HERAT (AFGHANISTAN), 4 APR - ''Mille grazie''. Sfoggia il suo italiano imparato quando era in servizio a Vicenza il generale David Petraeus. Il comandante della missione Isaf della Nato in Afghanistan ha ringraziato cosi' i militari italiani nel corso delle cerimonia di avvicendamento tra la brigata Julia e la Folgore. ''Non ci nascondiamo i rischi. Ci saranno difficolta' ancora nel futuro, i talebani non sono sconfitti, ma le truppe di Isaf sapranno fare fronte a questi rischi e a queste difficolta'''. FONTI: ANSA.IT

Livorno, pacco bomba al comando della Folgore: grave colonnello dei parà

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L'attentato è stato rivendicato da una sigla anarchica. L'ufficiale ha subìto l'amputazione di tre dita ROMA - Ha aperto il pacco indirizzato al suo ufficio, nella caserma Ruspoli, sede del comando della brigata paracadutisti della Folgore, a Livorno, ed è stato investito da un'esplosione, che gli ha amputato tre dita e che rischia di fargli perdere la vista da un occhio. L'attentato è stato rivendicato dalla Federazione anarchica informale (Fai). Il ferito è il tenente colonnello Alessandro Albamonte, 40 anni, capo di Stato maggiore della Brigata Folgore. L'esplosione è avvenuta oggi verso le 16. L'ufficiale è stato tasportato prima all'ospedale di Livorno e poi a quello Fiorentino di Careggi. Non è in pericolo di vita. La moglie, in attesa del secondo figlio, ha udito l'esplosione per telefono. Proprio in quel momento stava parlando con un collega del marito, che ha un ufficio nella caserma livornese. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano si

Dalla Libia 2000 immigrati sbarcati in Italia e a Malta

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(IAMM) L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees) ha comunicato che negli ultimi quattro giorni hanno raggiunto Italia e Malta più di 2.000 immigrati non libici in fuga da Tripoli a bordo di barconi.  L'Agenzia ONU ha precisato che si tratta delle prime imbarcazioni che arrivano in Europa direttamente dalla Libia da quando è iniziato il conflitto nel paese. La portavoce a Ginevra dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Melissa Fleming, ha spiegato in una conferenza stampa che la maggior parte delle persone che si sono imbarcate in Libia sono subsahariane. "La maggior parte degli immigrati è composta da eritrei e somali, tra i quali ci sono molte donne e bambini. Ci sono anche etiopi e sudanesi. Finora non sono arrivati cittadini libici". FONTI: ITALIA-NEWS.IT

LIBIA: DIFESA, ECCO L'ATTIVITA' DELLE NOSTRE FORZE ARMATE

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(ASCA) - Roma, 22 mar - Impiego di jet della nostra aeronautica militare e navigazione di alcune unita' della Marina militare nelle acque del Mediterraneo. A fornire la situazione odierna sull'impegno delle nostre Forze armate nell'ambito dell'Operazione ''Odyssey Dawn'' in Libia e' lo Stato Maggiore della Difesa che ribadisce che ''l'Italia contribuisce alle operazioni della coalizione rendendo disponibili sette basi aeree e fornendo l'impiego diretto di alcuni assetti aerei'' e che ''le attivita' in atto sono rivolte alla protezione dei civili in ossequio alla risoluzione 1973 del 17 marzo 2011 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''. Nella giornata odierna l'Aeronautica Militare italiana, riferisce la Difesa, ha condotto diverse attivita' a partire dalle 11 di stamane quando, dalla base di Trapani, sono decollati due F-16 (con funzioni di difesa aerea e scorta) e tre Tornado, due dei

Afghanistan: ordigno contro convoglio italiano

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Nessun ferito, danneggiato solo il veicolo blindato (ANSA) - ROMA, 11 MAR - Un ordigno e' esploso oggi al passaggio di un convoglio militare italiano in Afghanistan: nessuno e' rimasto ferito, solo danni a un mezzo. L'esplosione ha coinvolto un veicolo blindato 'Lince' della Task Force Centre, 'il personale a bordo del mezzo - spiegano al comando del contingente italiano di Herat - e' incolume'. Il 'Lince' faceva parte di un convoglio che stava rientrando da un'attivita' notturna nella zona di Shindand, nell'ovest del Paese. FONTI: ANSA.IT

Obama, pronti all'azione in Libia

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Bruxelles, 07-03-2011 "We stand ready", "Noi siamo pronti". Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, dal quartier generale dell'Alleanza atlantica a Bruxelles, rompe gli indugi: "Ci stiamo preparando ad ogni eventualita"'. E lancia quello che suona come un vero e proprio ultimatum al colonnello Gheddafi: "Se lui e il suo regime continueranno ad attaccare sistematicamente la popolazione civile, con bombardamenti che sono crimini contro l'umanita', non posso immaginare che la comunita' internazionale e l'Onu restino fermi a guardare". Dall'altra sponda dell'Atlantico, a Washington, anche il presidente statunitense, Barack Obama, definisce 'inaccettabile' la violenza usata dal regime libico, assicurando che gli uomini del rais pagheranno per le loro responsabilita'. E dallo Studio Ovale conferma: la Nato sta studiando "una vasta gamma di opzioni, tra cui potenziali opzioni milit

Afghanistan: promosso il tenente ucciso

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Nessuno dei quattro militari feriti e' in pericolo di vita (ANSA)  - ROMA, 28 FEB - Il tenente degli alpini Massimo Ranzani, ucciso oggi in Afghanistan in seguito a un attentato dei talebani con un ordigno esplosivo contro una pattuglia dell'Esercito, e' stato promosso al grado di capitano. Lo rende noto lo Stato maggiore dell'Esercito.Le condizioni dei quattro militari del 5/o reggimento alpini ricoverati presso l'ospedale da campo di Shindand 'non destano preoccupazioni e nessuno di loro e' in pericolo di vita'. Lo sottolinea lo Stato maggiore della Difesa. FONTI: ANSA

Libia, Gheddafi: uccideremo chi protesta Mercenari sparano, decine di vittime

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IL COLONNELLO: abbiamo costretto l'Italia a pagare gli indennizzi. Insorti controllano aeroporto. L'Onu propone blocco beni e embargo armi. La Ue pensa a no fly zone. Telefonata Obama-Berlusconi: serve risposta coordinata ROMA - Assediato a Tripoli nel suo bunker, mentre nella capitale libica esplodono gli scontri, con decine di morti, Gheddafi nel pomeriggio fa a sorpresa la sua comparsa in piazza Verde, acclamato da alcune migliaia di sostenitori. Intanto le forze di opposizione già si "autogovernano" in Cirenaica e conquistano posizioni da est a da ovest, scontrandosi con le milizie e i mercenari fedeli al colonnello. L'aroporto della capitale sarebbe nelle mani dei rivoltosi. Gheddafi tenta di blandire gli insorti promettendo aumenti salariali e sussidi. Cadute nelle mani dei ribelli Zuara, 110 chilometri a ovest di Tripoli, e Misurata, 210 chilometri a est . Scontri «fra manifestanti che si avvicinano alla capitale e milizie pro-regime» nella zona fra

Afghanistan, ucciso soldato Isaf

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Esplode ordigno, vittima un georgiano Un soldato della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), appartenente al contingente dalla Georgia, è morto nell'Afghanistan meridionale.  Lo hanno reso noto la stessa Isaf e il ministero della Difesa georgiano. A quanto si è appreso, il decesso è avvenuto nella provincia di Helmand per lo scoppio di un rudimentale ordigno (ied). I militari stranieri morti in Afghanistan sono 59 dall'inizio dell'anno e 27 dall'1 febbraio 2011. FONTI: TGCOM

Guerra in Afghanistan: forze Isaf catturano due leader ribelli del gruppo armato Hezb-e-Islami

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GUERRA IN AFGHANISTAN – Le forze di sicurezza afghane ed internazionali hanno arrestato in due diverse operazioni altrettanti «leader di alto livello» del gruppo oppositore armato Hezb-e-Islami guidato da Gulbuddin Hekmatyar. Lo ha reso noto oggi a Kabul la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). In particolare, precisa un comunicato, è stato arrestato nel distretto di Charikar della provincia di Parwan il responsabile per i media del gruppo, che era basato a Kabul. Senza rivelarne l’identità, l’Isaf ha sottolineato che l’uomo aveva legami con il Movimento islamico dell’Uzbekistan e con insorti attivi in Afghanistan e Pakistan. Egli è inoltre fortemente sospettato di responsabilità in attacchi suicidi nella capitale il 12 novembre 2010 ed il 28 gennaio 2011. Quest’ultimo, in un supermercato del centro, causò la morte di otto persone ed il ferimento di molte altre. Il secondo leader del gruppo di Hekmatyar è stato invece catturato, insieme a

Nuovi concorsi riserva posti ex militari

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Nuovi concorsi nella pagina ex-volontari di Radio Naia.

La Brigata Sassari da ottobre in Afghanistan

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Sassari – Nel prossimo autunno la Brigata Sassari ritornerà in Afghanistan. A confermarlo è il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga. I Sassarini saranno così a Herat per la terza volta: adesso ci sono gli Alpini, dopo i quali arriveranno nel martoriato paese asiatico i parà della Folgore. Successivamente, da ottobre e fino all'aprile del 2012, toccherà ai Diavoli Rossi. Gli uomini impiegati saranno più di un migliaio. Stavolta il 151esimo reggimento di Cagliari e il 152esimo di Sassari verranno impiegati in zone diverse. Ci saranno anche i genieri di Macomer, ma non il reggimento al completo, probabilmente la metà. La Brigata, composta al 90 per cento di sardi, è inserita tra le Grandi Unità delle Forze di Protezione. Questo significa che nell'ambito dell'operazione Isaf a lei spetterà il Comando frame work del Regional Command West a Herat. Eseguirà compiti di peacekeeping. Il ritiro dei militari della Nato dall'Afghanistan è previsto per il 2014. E le date

Alpino ucciso, Isaf: a sparare soldato afghano, non un insorto

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KABUL (Reuters) - Luca Sanna, la cui salma è giunta stamani a Roma, è stato ucciso da un soldato afghano e non da un insorto. Lo ha riferito oggi l'Isaf, rivedendo la dinamica dell'accaduto fornita in un primo tempo. L'uccisione, due giorni fa, del caporal maggiore scelto degli alpini rappresenta l'ultimo di una serie di attacchi da parte di soldati afghani ribelli, e mette in luce la pressione sulle truppe Nato incaricate di addestrare rapidamente le forze locali per trasferire loro, quest'anno, la resposnabilità della sicurezza. Nell'attacco, verificatosi nell'avamposto di Bala Murghab nella provincia di Badghis, nell'Afghanistan occidentale sotto responsabilità italiana, è rimasto ferito un commilitone di Sanna. Il soldato afghano si è avvicinato ai due militari italiani chiedendo di usare la loro attrezzatura per pulire il suo fucile M-16, dice Isaf in una nota. "I due militari Isaf hanno visto che l'arma del soldato afghano era carica

Nuovi concorsi riserva posti ex militari

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Nuovi concorsi nella pagina ex-volontari di Radio Naia.

La Russa, Miotto ha gridato 'mi hanno colpito' prima di morire

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Erat, 5 gen. - "Matteo Miotto ha avuto il tempo di accorgersi di quello che stava accadendo e ha gridato 'mi hanno colpito' prima di perdere conoscenza". A ricostruire l'uccisione del caporal maggiore veneto, avvenuta il 31 dicembre scorso nella valle del Gulistan, in Afghanistan, e' il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, da Herat dove e' arrivato in visita al contingente italiano. La Russa ha aggiunto che ad uccidere Miotto "e' stato un colpo sparato da un fucile di precisione di fabbricazione sovietica, degli anni Cinquanta, il 'Dragunov', negli ultimi tempi usato dagli insorti, e reperibile anche al mercato nero di Farah". E' stata questa arma quella "utilizzata dal gruppo che ha ingaggiato un vero e proprio scontro a fuoco con i nostri militari lo scorso 31 dicembre". Cio' e' testimoniato "dalla pallottola che ha colpito Miotto e che e' stata rinvenuta all'interno della sua mimetica".

Finalmente la graduatoria del 15° concorso V.S.P.

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Clicca qui per consultare la graduatoria ! 

Afghanistan. Cordoglio e l'obbligo della memoria

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E' la 35esima vittima italiana in Afghanistan. Ben 11 nel solo 2010. Una guerra iniziata il 7 ottobre 2001, che ha già provocato 50 mila morti I numeri come dimensione reale della tragedia. 35 militari italiani uccisi dal 2004, inizio della missione Isaf. La dimensione della tragedia Afghanistan, oltre che dalla successione inininterrotta di funerali di Stato che hanno accompagnato lo stillicidio di morti italiani, 11 soltanto nel 2010, è data dal numero delle vittime complessivo. Ler organizzaziponi umanitarie ci dicono di 50 mila morti, quasi 22 mila soldato Nato e almeno 27 mila guerriglieri, 14 mila civili e 7 mila soldati afgani. Nonostante l'invio di massicci rinforzi e il lancio di 'grandi offensive', le truppe d'occupazione della missione Isaf stanno perdendo la guerra contro la resistenza afgana, ormai in controllo della maggior parte del paese e infiltrata in tutte le città, a partire da Kabul. Questa situazione di stallo, accompagnata dal continuo au